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Con quello che non sai di me potrei riempirci il Grand Canyon.

23/11/09

tanto baciamo quanto ruttiamo

tralasciando il tutto del prima,
ha iniziato a diluviare e io cogliona sotto la pioggia ad aspettare,
nel frattempo mangiavo un panino al prosciutto cotto e bestemmiavo; in quel momento "l'eterea poesia della vita" non era abbastanza simpatica e le orecchie mi fischiavano come treni, allora l'ho mandata a cagare.
Il panino si è incastrato negli spazi appositi del mio corpo e la pioggia fatta a goccie era come un acido, probabilmente arancione ma di sicuro non era all'arancia.
Finchè le scarpe si riempivano di acqua mi sono messa a pensare a quanti anni avevo e che sarebbe stato tutto molto più semplice se ti avessi ruttato in faccia a suo tempo. Se fossi stata un barbaro, ovviamente con la barba, e tu una sottospecie di persona che ama i rutti dei barbari. Dico rutto perchè non so baciare, e poi mi fa schifo, come ruttare.
Con un bacio accumuli terriccio spinato nello stomaco, con un rutto lo spari fuori.

Quando le scarpe si sono riempite d'acqua totalmente, le ho tolte in silenzio e le ho svuotate. Le ho lanciate verso casa tua, a Nord

3 commenti:

  1. Tutta questa terribile fisicità.
    Perchè?

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  2. sai se avevi mangiato aglio e mentre eri lì lì per baciarlo gli ruttatavi addosso amorevolmente?
    ahah
    sono una cazzona.

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  3. l'insostenibile leggerezza dell'essere
    kundera ha detto tutto
    grazie a te è arrivato a me
    <3

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