Informazioni personali

La mia foto
Con quello che non sai di me potrei riempirci il Grand Canyon.

16/12/09

Che cos'è l'erba?

Arriverà il giorno in cui ti incorcierò per strada (spero domani o anche mai) e allora i marciapiedi si riempiranno di vomito verde.
e tu sverrai dallo schifo e ci cadrai dentro a pieno con la faccia
e soffocherai nel mio vomito senza esitare o dimenarti
e i tuoi preziosi capelli ti si incolleranno velocemente e non potrai mai più lavarli
Arriverà il giorno del naturale processo di eliminazione
tutti i peli del mio corpo cadranno e al loro posto usciranno fili d'erba verdissimi
saranno soffici e profumati e tu li adorerai terribilmente, li per terra come un cane, desidererai solo un tappeto d'erba che abbracci la tua cruda corteccia marrone rovinata dalla pioggia.
ed io fatta ad erba inciamperò su un tuo ramo
e mi appoggierò senza esitare o dimenarmi sulla tua schiena
e i miei preziosi fili d'erba si intreccieranno velocemente e non potrò mai più slegarli

perchè è così che deve andare è così che ho deciso ed è così che mi passerà tutto davanti al cervello mentre ti incrocierò in un marciapiede e tu al posto di salutarmi ti volterai dalla parte opposta a guardare in un giardino qualsiasi un albero morto.

10/12/09

forse non è proprio legale sai, ma sei bella vestita di lividi

riuscire a non nominarti per 21 mesi consecutivi mica è semplice, sono stata brava.
mi piace quando la gente mi chiede chi sei, e io posso inventarti ogni volta.
Ti posso ricostruire, posso farti essere tutto ciò che non sei.
Invisibile, nel mio piccolo mondo

28/11/09

travel around the block

quando mi hai presa per le braccia e mi hai incollata su tutta la supeficie della tua pelle fregandotene di tutti gli stronzi presenti. E' stato li quando abbiamo ciondolato come polveri tossiche.

Mi hai presa per mano ed io anche, le nostre spalle si toccavano ed erano perfette. Mi hai portata in un campo di pannocchie e ci siamo fatte strada tra i muri di lucciole che danzavano sopra i nostri capelli d'orati.

26/11/09

Bizarre Love Triangle

ti immagino con le pinne più forti di un pesce tu che nuoti nel mio sangue mentre il mio corpo va contro corrente cercando le parole che non so dire a causa di una paralisi prolungata nel tempo alla lingua.
Respira e siediti sul trono dorato dove tutte le luci sono puntate su di te e le stelle e i raggi e i lampioni e i semafori e le torcie e le fiamme. Incoronati come ti ho insegnato e sputami caffè in bocca così posso finalmente ingoiare l'amarezza del tuo essere e del mio.
Ti immagino come una grossa quercia con foglie verdissime che ricoprono tutto l'oceano, e le navi si incastrano nella verde ragnatela e passano li la notte in mezzo all'umido aspettando il loro messia e ancora ti immagino come una morbida ondata di afa che ti penetra nella pelle e sei così arancione che ho bisogno di guardarti con degli orrendi occhiali da sole.
E va tutto così veloce ed è tutto così incalzante perchè è così che tu mi hai insegnato, ora alza la corona al cielo e guardami in linea diretta negli occhi più bianchi che verdi, guardami e non sbattere le palpebre che sono come una mina antiuomo, guardami.
Ogni volta che ti vedo cadere mi inginocchio e prego e aspetto quel momento finale in cui mi dirai le parole che non so dire.

23/11/09

tanto baciamo quanto ruttiamo

tralasciando il tutto del prima,
ha iniziato a diluviare e io cogliona sotto la pioggia ad aspettare,
nel frattempo mangiavo un panino al prosciutto cotto e bestemmiavo; in quel momento "l'eterea poesia della vita" non era abbastanza simpatica e le orecchie mi fischiavano come treni, allora l'ho mandata a cagare.
Il panino si è incastrato negli spazi appositi del mio corpo e la pioggia fatta a goccie era come un acido, probabilmente arancione ma di sicuro non era all'arancia.
Finchè le scarpe si riempivano di acqua mi sono messa a pensare a quanti anni avevo e che sarebbe stato tutto molto più semplice se ti avessi ruttato in faccia a suo tempo. Se fossi stata un barbaro, ovviamente con la barba, e tu una sottospecie di persona che ama i rutti dei barbari. Dico rutto perchè non so baciare, e poi mi fa schifo, come ruttare.
Con un bacio accumuli terriccio spinato nello stomaco, con un rutto lo spari fuori.

Quando le scarpe si sono riempite d'acqua totalmente, le ho tolte in silenzio e le ho svuotate. Le ho lanciate verso casa tua, a Nord

22/11/09

non ho più dita per contare

ci saranno ancora schegge di dolcezza. Ma (forse) è ora di smetterla
voglio una pelle nuova da annusare

06/11/09

è il Dolore che ti rende vivo

il sig. Dolore ti bussa alla porta. Si presenta con una giacca gessata, un bastone venoso ed una folta barba grigia. "Una figura alquanto instabile e fragile per essere ciò che dice di essere", pensi.
Tu fallo accomodare nella poltrona di tua nonna, all'ingresso. Offrigli un bicchiere ghicciato di soda. Ringrazia il sig. Dolore.

01/11/09

SONO CARNE ANCHE IO

24/10/09

mi è stato proposto di andare in un posto sconosciuto

Mi è stato proposto di andare in un posto sconosciuto, cioè insomma, abbastanza sconosciuto. Una specie di inferno diciamo, fatto di tanti piccoli raggi di luce che ti trafiggono il corpo, come proiettili, solo più profumati. Dal momento che me lo chiedi in un certo modo l'idea l'avevo presa in considerazione, dopodichè sono passate diverse ore, minuti e secondi quando la mia idea di te si è lentamente ofuscata. Sono riuscita a farti diventare un esserino informe, impotente e leggermente insignificante. Ti posso schiacciare con un piede.
Quando diventa buio mentono dicendoti che il sole è andato a dormire. Non vuole essere una favola, è solo una visione etnoecntrica. Il sole lavora sempre, è sempre al suo posto, sta solo illuminando un altro emisfero, e probabilmente è colpa tua se ti trovi in quello sbagliato.
E il buio arrivò, più denso che mai. Finalmente poteva esprimersi in un balletto provocatorio e quasi soffocante. Sono salita in macchina e in qualche modo sono riuscita metterla in moto. Era rosso ruggine, cinque posti e cambio manuale. Corrosa dal tempo, probabilmente qualcuno l'ha dimenticata riusendo a farla diventare un ammasso di ferro informe, impotente e leggermente insignificante. Puoi sfasciarla con un calcio. Le rimaneva solo un insetto venoso che si struscicava sul vetro posteriore.
Guidando il più lontano possibile da casa tua la testa ha cominciato a girare, quasi come se volesse frullare le farfalle presenti nella mia gola per farci un ripieno per tortine salate da cocktail.
chissà perchè decide sempre di girare quando sono da sola.
anche se gli umani fanno schifo, alla fine mi fanno camminare dritta. Sono la mia medicina contro i capogiri. Anzi, somigliano vagamente ad una medicina schifosa, quelle schifose sono sempre indispensabili, anche se le vomiti le devi rimandare giù in un modo o nell'altro. Devono passare per forza all'interno.

18/10/09

ho perso dei pezzi

ho perso dei pezzi
dicono.

nel corso della tua esistenza, c'è sempre qualcosa che non puoi fare. Divieto assoluto. Devi rimanere immobile. Informe. Incapace.
Puntualmente, signore e signore, io mando tutto a puttane.

11/10/09

ci rialziamo solo per ricadere nelle banalità e nel loro viscidume

vuoi starmi ad ascoltare?
un giorno stavo scavando una fossa, perchè scavavo non lo so, so solo che il terriccio era fresco e umido, pareva neve. Era una fossa al centro di qualcosa, non so dirti esattamente cosa, ma probabilmente un giardino, o una strada, o un campo, o scegli tu.
Mentre scavavo, i muscoli delle braccia si gonfiavano e si addolcivano nei lineamenti, trasudavo metallo quasi e la pala era così fedele ai miei movimenti che le lacrime lottavano impazientemente per uscire dagli occhi e conoscere il freddo dell'aria. non sapevano che avrebbe potuto tagliarle.
forse volevo piantare un fico, o un albero di mele, o una palma, o scegli tu.
ma l'azione in se era troppo al di la di tutto per poter dire con precisione cosa stavo per piantarci. la cosa più meccanica del mondo: affonda la pala, estrai il terriccio, respira.
una situazione così banale che ad un certo punto decisi cosa impiantarci. la testa. la mia testa, cosi com'era, dritta diretta nella fossa, senza stop o semafori, e in un secondo la neve di terra si insediava nelle narici del mio naso, nella mia bocca, dentro agli occhi, in mezzo ai capelli, amara come il veleno, nera e con un odore così pungente che ti arrivava fino allo stomaco. dentro a pieno. senza quell'aria, senza quella luce,senza quel profumo: la mia nuova casa alla fine del mondo.

05/10/09

non è proprio il caso, capisci, di respirare in quel modo. non c'è ragione e nemmeno una scusa. e poi le scuse fanno schifo
e ammettiamolo, non è nemmeno il mio corpo...

Cristo santo, chi sei? cosa vuoi? perchè?
(purtroppo) ho già la risposta a queste domande
e per fortuna non me le hai mai fatte
e poi questa storia che ti rivolgi a me solo dopo la mezzanotte, sembra quasi una favola. morale? giù per il cesso, insieme ai capelli neri della doccia. che schifo
insomma, sempre questo aspettare mi da un po i nervi, nemmeno un semaforo, una rotonda.. solo uno stop, rosso come la carne. ora riempio la scritta bianca, per farlo diventare tutto rosso, completamente rosso. seguo bene i bordi e sto attenta a non sbavare. odio la perfezione, ma in questo caso mi serve.. così una volta diventato tutto rosso posso sperare in una mutazione di colore: un verde, magari.

la conclusione è che abbiamo le labbra troppo perfette per non essere sfigurate.

30/09/09

ho perso le istruzioni

tu non lo sai che un taglio di capelli crea conseguenze
dimagrire dieci chili porta a delle conseguenze
vestirsi in un determinato modo crea conseguenze
ignorare comporta conseguenze
svegliarsi, addormentarsi, respirare, dimenticare di farlo porta a conseguenze.
conseguenze, ripetilo fino a vomitarne il significato, così ti esce dal cervello alemeno per un po'.
ascoltare una canzone sbagliata al momento giusto, porta conseguenze
pensare di avere il cancro, crea delle conseguenze
respirarti addosso, bere troppo poco, salire per fare pìpì, non mangiare il gelato, rispondere al telefono, lasciarsi scivolare sul muro della doccia, tagliarsi le unghie, ingrassare di dieci chili provoca conseguenze.
e ancora, stare ad ascoltarti uscire di casa sudare parlare di te parlare di me non parlare guidare sfogliare foto guardare la televisione non salutare rispondere ad un messaggio evitare un bacio salire le scale addormentarsi mangiare pasta al tonno ignorare la punteggiatura perdersi ritrovarsi volere cadere dalle scale andare a ritmo di musica comprare fogli a righe

perdere le istruzioni

29/09/09

ma sostenitori de che?!

24/09/09

una persona in generale, ho detto

baciare una persona fa schfio
è così viscido e.. innaturale
insomma, a chi fanno schifo i funghi alzino le mani!
Vedi, è la stessa cosa, è come mangiare un fungo!

22/09/09

abbiamo piantato un albero di natale in veranda il 15 di Agosto

abbiamo piantato un albero di natale in veranda il 15 di Agosto,
i rami secchi, gli aghi aridi, le palline rotte.
in realtà l'ho piantato solo io l'albero di natale il 15 di Agosto, tu chissà dove sei.. mi sono rotta di cercarti, rotta come come le palline di vetro e cartapesta.
Esistono anche quei fili con le perline d'oro, oro finto, intendiamoci, così ne ho preso uno e ho cominciato ad avvolgerlo attorno al pino, come mi aveva chiesto. cantando.
All'epoca fumavo (o mi piace pensare di averlo fatto).
ma perchè piantare?
dicono che le piantepiantinealberiprati curano la tua mancanza.
tsk, manco era verde, l'albero.

20/09/09

14/09/09

facevo finta di guidare una macchina gialla

facevo finta di guidare una macchina gialla sporca di succo di lampone
mentre facevo finta di guidare pensavo ai conigli e ai prati, agli ulivi e alla sabbia, al sole e al suo filo invisibile di sostegno.
mentre facevo finta di guidare scartavo un tubetto di caramelle rossissime e le lasciavo sciogliere in mano, così che il rosso entrasse sotto la pelle e cominciasse a girovagare per i tunnel senza luce al neon del mio corpo.
mentre facevo finta di guidare canticchiavo una canzonetta in francese inventando le parole per sciogliere la gola.
mentre facevo finta di guidare impostavo pilota automatico e mi abbracciavo da sola.
quando arrivò il momento di fare finta e basta decisi di allargare l'espressione in un sorriso pressapoco simpatico, continuare a fissarvi e deglutire il vomito dolce.

10/09/09

tutto ciò mi fa un ridere pazzesco (solo perchè è buio)

I'm using a grammatically correct English disconnected and not to think but mainly so as not to reveal anything. nothing more logical. speech is this: I want to kiss you. but not just a fucking kiss, I have had many of those. I want to be able to look at her lips while kissing. I want your eyelashes on my skin. I want to kiss you. I can not kiss you. do not want to kiss me. I will not think. at night
applause to google translate. fucking bitch you who know English perfectly, now, what do you say?

03/09/09

dovrei farei vorrei

tu
non
ci
sei
più
già
da
un
bel
ma
il
problema
è
che
ho
il
tuo
corpo
morto
cucito
sul
mio
vivo

15/08/09

Joy

when the routine bite hard
and ambitions are low
and the resentment rides high
but emotions won't grow
and we're changing our ways,
taking different roads
then love, love will tear us apart again
why is the dadroom so cold
turned away on your side?
is my timing that flawed,
our respect run so dry?
yet there's still this appeal
that we've kept trought our lives
love,love will tear us apart again
do you cry out in your sleep
all my failings exposed?
get a taste in my mouth
as desperations takes hold
is it something so good
just can't function no more?
when love, love will tear us apart again

14/08/09

Random

Come ci si appropria della vita di un altro?
E' una storia di possessione.
Soggetto oppure oggetto?
Living Receiver come Donnie? Sto solo sparando parole a caso.
Forse un collegamento ce l'hanno, però in inchiostro invisibile, oppure scritto col succo di limone, che poi è una cosa bellissima perchè ha un sapore così aspro. Lo percepiamo con i lati della lingua.
Una cosa marginale.
Forse per questo sà un po' da cicatrizzante.

Quattro sanpietrini pesano nelle tasche

è come un'eco

28/07/09

uccidi il per sempre a bastonate

uccisi il per sempre a bastonate. C'era un vecchio bastone di legno, trovato in casa di mia nonna, dietro il cestino della frutta. Faceva caldo e tutti sudavano, anche le galline. presi il bastone e cominciai a correre in mezzo al giardino, dove l'erba era più secca della mia gola sotto il sole. probabilemnte lo è ancora, non ho mai smesso di sudare.
in ogni caso, cercai per ore ma alla fine lo trovai. trovai il per sempre, quel vecchio citrullo, talmente alto da far si che si intraveda solo mezzo viso (precisamente, fin sotto al naso). La barba cascava fluida e bionda e profumata. Cascava da metri e metri di altezza, apparentemente infinita. (Allora non lo sapevo, ma io la sapevo più lunga.) Presi il bastone e cominciai a bastonare il per sempre sull'alluce del piede. dopo cinque minuti era morto secco.
ora tocca a te amore, uccidi il tuo per sempre a bastonate

e quale miglior fine se non con un tuo bacio?
nessuno vuole una miglior fine. una tua occhiataccia è più che sufficiente

21/07/09

così morbida quando ti guardavo in penombra

Non si tratta di scelte. no, percarità. Sarei proprio una deficiente, una cretina totale
e' che poi in fondo in fondo lo sai perfettamente. Sai perfettamente tutto. Da come e' iniziata e da come andra' a finire. Il problema è che c'è la neve, e non puoi fare a meno di sbandare.
Non so, o forse so. Non è che mi piace, è che ne ho bisogno, come le scarpe, come il sonno…

Vorrei ricordare il tuo sapore,
eri così

bozze

ma si. affondiamo i nostri nasi sulla superficialità di tutti i giorni
in fondo, è in superficie che si respira.

19/07/09

dovrei lavarmi i capelli

oggi usciro' all'incirca verso le quattro e mezzo.
Apriro' la porta di casa ed affondero' nel calore.
Ti vedro' e mi verra' un lieve senso di nausea. nausea dolce.
Ora capisco perchè' ho gli occhi scollegati dalla coscienza

07/07/09

non era direttamente a te che ne volevo parlare

ma ho la sensazione che mi abbia spezzato il cuore.

04/07/09

lo pubblicherò solo per leggere il tuo commento

Ciao (...),
le tue labbra sanno di alchool e anche la tua anima non scherza. hai un anima nera (e il nero è il mio colore preferito). Comunque non ho ancora la patente quindi fammi bere quanto vuoi. Ma se un giorno un lampo illuminerà la mia anima, che si fonderà con la tua divenendo puro bianco, ci perderemo in questo bianco infinito? Dove la nostra unica salvezza sarà la pioggia. che mi cancellerà.

-sera temporalesca. i cervelli spenti.-

02/07/09

se non ci fosse stata la pioggia

sarebbe stato lo stesso?
alle volte i tuoni ti risvegliano dal coma.

25/06/09

io non esisto ( e con me neanche dio)

quello che sto per dire può essere una stronzata
o anche no.. insomma, se sarà una stronzata lo deciderò più in là, qualche riga più in basso. oltre il punto(della situazione).
Ma se io mi annullassi per poi ricompormi, ripeterei gli stessi errori?
E' una domanda difficile e deficiente al tempo stesso.
ma quale annullarsi. ma quale ricomporsi. ma quali errori? Non esistono errori, non esistono neanche cose fatte bene. nemmeno stronzate e nemmeno io.
io non esisto. e se esisto non so dove sono.

24/06/09

Se passi la frontiera mandami un messaggio (che quel che ho detto non lo penso fino in fondo)

spagna. Non sentirla e per riuscire a farlo spogliarsi di se stessi per sentirne il dolore e conficcarsi con violenza dentro al marmo per sentirne il calore bollente. Spogliarsi di se stessi, correre inciampando, sporgersi dal terrazzo e urlare. urlare finchè la gola prende fuoco e tu ti stacchi la pelle, la gratti via la lasci seccare sotto le unghie e intanto urli impazzisci urli. volevo dirti ti amo stronza. stronza più di me con me stessa.

14/06/09

il senso del tempo mi ha augurato la buona notte

sapresti raccogliere tutto quello che mi è caduto dentro?
Ieri ho comprato 24 metri di filo rosso, molto resitente, anche alle lacrime. Potrei chiederti di raccogliere tutto quello che mi è caduto dentro, legarlo a quel filo e lanciarlo in aria, così tutto salirebbe, su, altissimo.. finchè un alieno troverà il tutto e riparerà il tetto di casa sua.

10/06/09

05/06/09

non sai di quante allusioni a te sia pieno il mondo

ciao,non so se conosci questo aspetto di me, non ho mai avuto modo di presentartelo.In ogni caso, salve. Ero con te, quando? lo spazio e il tempo li ho gettati momentaneamente in un fosso, vicino casa. Quello che conta è che ero con te, il morbido del buio fluttuava sopra i nostri corpi contorti. Ci hai appiccicato delle stelle, brillavano più che mai. Hanno creato una specie di pulviscolo luminoso, sabbia, quasi, che si è posata sulle nostre palpebre rendendole pesanti e profumate.
Meno di quello che ho dentro.Più di quello che non vuoi.

bonjour, Je ne sais pas si vous êtes familiarisé avec cet aspect de moi, je n'ai jamais eu l'occasion de présenter. En tout cas, salve. J'étais avec vous, quand? l'espace et le temps, j'ai eu momentanément jeté dans un fossé près de la maison. Ce qui importe, c'est que je suis avec vous, la douce obscurité voletait au-dessus de nos corps contorsionnés. Nous avons bloqué les étoiles brillent plus que jamais. Ils ont créé une sorte de brillant poussière, le sable, presque, qui a jeté sur nos paupières, ce qui les rend lourds et parfumé. Moins que ce que j'ai l'intérieur. La plupart de ce que vous voulez.

26/05/09

ti ho lasciato un vasetto di miele biondissimo

ti ha lasciato un vasetto di miele biondissimo, più dolce di quanto tu possa immaginare,
esci di casa, abbandoni quel tavolino arrugginito in cui hai riposto troppe azioni e vai verso sud.
ti ritrovi al centro da sola, migliaia di soldati intorno, forse cento, forse cinque. In ogni caso l'attesa è soffocante.
In più ti fumi anche una sigaretta, perchè vuoi proprio morire, lo dici con un senso di inadeguatezza. quasi fosse una patologia o chissà cosa. vi dirigete verso le porte metalliche dell'ascensore guidate dal senso dell'abitudine, inteso come sentimento. dopodichè pensi che l'ultima cosa che hai baciato è stata una diana blu, allora tiri il collo per vedere fuori dal finestrino ma la nebbia riflette la tua immagine. Sei sporca e spettinata, hai sonno e l'unica cosa che si riflette sul vetro è tutto ciò che non vorresti vedere in quel momento. o mai più
"arrivederci amore ciao" nuota fuori dalla radio con indifferenza, tu neanche la senti. Smonti dall'auto e ti dirigi da qualche parte. il buio è rumoroso mentre cammini sull'asfalto bollente, il sole ci si è conficcato dentro. Segui la linea bianca in punta di piedi, senza fare rumore, potresti svegliarti.
l'hai trovato.
Il buio diventa solido e compatto, ti abbraccia, ti bacia, ti ascolta. e ti senti viva.
ma non eri scotofobica?
Hai i talloni informicolati. Corri. via. da. qui.

23/05/09

il regno del soggettivo

"ho un annuncio da fare! Srotolate il red carpet, chiamate l'elicottero e portatemi una mentina.
Ebbene, la psicologia non esiste! Studi sociologici, pedagocici, comportamentismo, durkheim, watson, piaget, brunet, vygotski e tutta la simpatica combriccola, aprite bene le orecchie. Alcuni di voi saranno già morti, ma so che mi sentite lo stesso. Per esserne certa mi sono procurata un megafono/portata 350 mt. Un consiglio, signori: posate i vostri calcolatori, i vostri diari e le vostre cavie. Chiudete in un cassetto i libri pubblicati e le vostre idee oggettive. Prendetevi una pausa, andate a prendervi una birra al bar più vicino e riposate i cervelli. Siete in ferie!
Ora, ci penso io."

19/05/09

multicolor skies/tear away

ho un campo di lucciole dietro casa
ti illuminano il sonno, se vuoi
apri la finestra e sembra di stare a Tokyo, la luce filtra dal muro
l'odore pungente ti solletica le narici, è dolce\secco
ascoltalo
ascoltalo
ascoltalo
non fantasticare
sta solo arrivando
sta solo arrivando
sta solo arrivando

15/05/09

poesia dell'amore relativo\libero

si parlava di neutralità
ma quale banalità!
ho ucciso le canzoni d'amore
e le ho stese fuori al sole
poi ho preso di peso l'impegno
e l'ho appeso ad un castagno
che avevo piantato in bagno
poi ho preso le emozioni
e le ho mandate con i preti a fare le escursioni
e per finire in libertà
mantenendo una certa continuità
in un prato ti ho gettato
e un bacio ti ho lasciato

12/05/09

Nobody likes me baby, if i cry

mi sento vuota,
ormai la pelle si tiene in piedi solo per bella figura. un tessuto bianco e ruvido, alle volte profumato, altre no. sta in piedi, anche se non è poi tanto spesso. basta poco, pochissimo per ucciderlo. una forbice, un angolo appuntito, un unghia particolarmente feroce, una matita, una palla di cemento, un proiettile, una puntina..
qualsiasi cosa. dopodichè zampillerà fuori una quantità infinita di acqua salata, trasparente e pesante si rovescerà sul parquet corrodendo tutto. la pelle che prima si reggeva in piedi si sgonfierà, si affloscerà su se stessa disperatamente fino a ritrovarsi spiaccicata per terra. piatta. come una bambola gonfiabile bucata.

10/05/09

quando verrai a prendermi io sarò già dis-persa

oggi c'è il sole, sembra abbia voglia di colare.
Vuole lasciarsi andare, scivolare giù lentamente, come una goccia di lemonjuice che si cala dall'angolo di quella bocca.
io dico che non c'è fretta.
tutti sembrano avere fretta, una fretta tremenda, come se gli scottasse il culo atrocemente.

Lo so che ci sei, con quei capelli maledettamente biondissimi, e so anche che mi taglierai a fettine e mi chiuderai in un congelatore.
Io non ho nessuna fretta, sono gli altri che me la appiccicano addoso.
io voglio solo guardare il sole colare, aspettare che tu mi tagli a pezzetti e mi chiudi in un freezer. il tutto all'ombra, bianca come il latte.
Poi, forse, ci sarà il tempo per una lampada.

04/05/09

Niente è come sembra, apparizioni incluse.

La Cura per il cancro scappava, non voleva farsi prendere, inizialmente si rifugiava in grotte troppo scure per essere vere, dopodichè Bin Laden l'ha scoperta e l'ha scacciata maleducatamente dalle sue caverne. Il colore preferito della Cura per il cancro era il Blu. Optò così per l'oceano, cominciò a tuffarsi in oceani troppo profondi per essere civilizzati dai pesci, e, temendo la solitudine, trovò un posticino alquanto comfortevole in un crepaccio nell'Oceano Indiano. Un giorno litigò con la sua vicina di casa, una Principessa Sirena per l'appunto, e la cura per il cancro fu costretta a scappare nuovamente. Risalì l'Oceano e, stanca di tutto quel liquido, scelse di rotolare indisturbata verso il deserto, così, per asciugarsi un poco. Arrivata finalmente nel deserto fu assalità da un improvvisa vampata di felicità. Bisogna sapere che la Cura per il cancro è una sola, certo, in circolazione ce ne sono moltissime, ma sono tutte molto false ed ipocrite, così la vera Cura per il cancro si ritrova sempre sola e sconsolata, senza amiche ne amici. Appena giunta nel deserto si mise a cercare un supermarket per comperare dell'acqua fresca. Non trovò ne l'acqua ne la sua ombra. In compenso incontrò uno strano ometto che le offrì una diet coke. Si presentò alla Cura per il cancro come Piccolo Principe e disse che se si sarebbe fatta addomesticare a dovere sarebbe stato, per la prima volta, il suo unico vero amico.
Sfortunatamente la Cura per il cancro non conosceva il significato del verbo addomesticare, e, non avendo un vocabolario con se, fu costretta ad andarsene, dispiaciuta certo, ma anche sollevata.
Indecisa sulla nuova strada da percorrere, si fece consigliare da un coniglio alto due metri, Frank, a cui ha pestato accidentalmente i piedi, una sera molto umida nel giardino di una bifamiliare, in località Middlesex, California. Frank consigliò alla Cura per il cancro di rifugiarsi in una specie di conca accerchiata dalle montagne dei Pirenei. La conca si trovava a 420m di altezza, il clima era così perfetto in tutte le stagioni dell'anno. La Cura per il cancro passò lì molti anni finchè un giorno..
La Cura per il cancro aveva una passione. Mascherarsi a Carnevale. Quell'anno, 1858, decise di essere originale e di vestirsi da Madonna. Il nuovo vestito le piaceva moltissimo e, presa dall'euforia prese a saltellare e a fare capriole nelle stradine sterrate del paesello, finchè, involontariamente, andò a sbattere contro una sagoma femminile, una pastorella che, alla vista della Cura per il cancro vestita da Madonna immacolata, svenne. Ingenuamente la Cura per il cancro pensò che la sua reazione fu causata dalla perfezione e dallo splendore del suo vestito. Invece, quando la pastorella, di nome Bernadette, rinvenne, si accorse che il cancro che aveva al seno era scomparso. Bernadette, nella sua ingenuità, credette che la Madonna immacolata le abbia fatto visita e, come regalo in ritardo di Natale, le abbia asportato il suo cancro al seno.
Ed è così che la Cura per il cancro volle mostrare il suo meraviglioso vestito a tutti.
Ed è così che nacquero le apparizioni.
Ed è così che nacque Lourdes.

03/05/09

distesa sul collo di una giraffa ho fatto il giro del mondo

l'altra notte viaggiavo, distesa sul collo di una giraffa ho fatto il giro del mondo.
Ho visto Parigi e sono riuscita ad abbracciarla, avete presente la canzone? Si, esattamente così. Ho visto New York e mi sono riposata per qualche minuto sotto una panchina di Central Park.
Ho visto Los Angeles, ma questa volta ho corso da sola, a Runyon Canyon. Ho attraversato la strada a Tokyo, e mi sono davvero sentita un gigante. Ho fatto una capriola sopra la Cina e mi sono distesa tra la fame dell'India. Ho fatto tappa a Kabul, ed ho pianto sul serio.
Ho visto, non so dove, un mare sabbioso e la sabbia della spiaggia troppo salata. mi confondi

l'altra notte viaggiavo, distesa sul collo di una giraffa, e ho finalmente capito qual'è la cosa più importante al mondo.
Non credere che sia solo una

30/04/09

so che il mio gridare e il mio urlare non ti terranno

metti le tue mani dentro le mie tasche/tienile al caldo mentre sono ancora qui
di loro che questo amore non mi ha cambiato/non mi ha cambiato affatto
metti il tuo cuore dentro il mio petto/tienilo al caldo mentre siamo fermi qui
dì loro che questo amore non mi ha cambiato/non mi ha cambiato affatto

ridi con me, grida, urla ora e dimmi che rimani.
i know my screaming and shouting won't keep you

28/04/09

le metropoli diaboliche non servono (alle volte)

credevo fossero cose nostre, cose maledettamente assurde che suscitavano un sorriso.
piccole o grandi cose che mi facevano sentire come gli altri, ma gli altri chi?
Siamo qui, non è ancora il momento. Sarò lì

26/04/09

corravamo a Runyon Canyon

corravamo a Runyon Canyon, l'aria che non c'era ci tagliava la strada e tu ridevi.
è stata una gran bella giornata. ricordo che tu non trovavi le scarpe da footing e hai dovuto correre in infradito, ma poco importava. La sabbia si sgretolava sotto i nostri passi pesanti, ma io ridevo.
Los Angeles e la sua malinconia ti intrappolavano come un misero insetto in una specie di ragnatela, potevi andartene ma non volevi, volevi restare ma non potevi.
venne il sole, a prenderti
una palla enorme rossa, così poetica ed assolutamente perfetta nel suo calore.
mi ricordo ancora il tono della voce, così tagliente e supplicante, e lo sguardo ha lasciato un calco nel cervello, e la bocca socchiusa con troppe parole da formulare. troppo poche
Hey, fai attenzione amore, il tramonto ti scioglie

25/04/09

Chi ha parlato di amore?

Sciafsh!
-Perchè mi hai tirato l'acqua addosso?!
-Ho visto che stavi andando in ebollizione.

16/04/09

chiamate un ambulanza

tipo: alle volte mi viene da vomitare, alle altre mi sento come.. liquefatta. il che è una bella cosa, questo liquido molle che può colare ovunque. immaginatevi me stessa dritta in piedi, un secondo dopo, liquefatta. ma non deve essere un processo veloce, una cosa abbastanza lenta, anzi, molto lenta. una cosa faticosa e.. ruvida quasi. insomma, un processo difficilissimo, le cellule si rigirano su se stesse e si aggrappano l'una all'altra per istinto di sopravivvenza. illuse, non moriranno. le ossa si contorceranno e diventeranno a poco a poco burro, ossa di burro da spalmare su un panino. la parte più difficile sono gli organi, nella loro delicatezza e assoluta fragilità. prima si disperano, urlano, si chiamano, illusi anche loro, di morire! Ah! Non sanno loro, non sanno che rimpiccioleranno fino a sciogliersi, si uniranno l'uno all'altro, le loro venuzze scoppietteranno una ad una fino a scomparire e il fegato e l'intestino e il cervello e lo stomaco darà il gran finale.
Forse è un processo chimico, o divino, o di stregoneria, o illusorio, o.
in ogni caso, ci vuole una chiave. ognuno ha una sua chiave, una stronza, bastarda, egoista chiave che ti fa sciogliere al suolo.
Alchool\Fragrance\water\allergens & cigarettes
Flap. liquefatta
h

15/04/09

sono nata nel posto sbagliato

Un lampione.
Il marciapiede, costeggiato da un aiuola.
Una cancellata enorme e le case e l’asfalto e l’erba.
Un cestino ogni cento metri, pieno, strapieno, non ne può più. Le carte del mc donald e le confezione take away dei cappuccini bollenti. Acqua.
E le coppie di cani e i padroni solitari e i treni velocissimi che confondono gli atomi. Dai finestrini tutto è bianco. e il ferro e il metallo e i tetti di Londra, si, i tetti di Londra.
Ma quale poesia?
Gli Smiths noleggiati telefonicamente dal tuo apparato uditivo.
Ascoltando gli Smiths tra i tetti di Londra. Si, tra i tetti di Londra

08/04/09

la vita, Londra, e quell'attimo di Giugno.

Chiederebbe perdono per la timidezza a causa della quale non l'ha baciata sulle labbra, il giorno che si sarebbe rivelato come quello della sua morte, e per essersi detto che lo faceva solo per il bene di lei.

Sogno di una notte di mezza estate

Ti ho preso la mano, stanotte
Siamo rotolati sull’erba verde
Ed io ho ingoiato una farfalla, per sbaglio.

Il libro di mia madre

Ma perchè mai gli uomini sono cattivi? Quanto mi stupiscono su questa terra. Perchè diventano così presto carichi d'odio, astiosi? Perchè adorano vendicarsi, dire subito male di te, loro che presto moriranno, quei poveretti? E' incredibile che questa orrenda avventura degli umani che arrivano su questa terra, ridono, si muovono, poi di colpo non si muovono più, li renda buoni. E perchè ti rispondo subito male, con una voce da cacatoa, se sei dolce con loro e dai loro l'impressione di essere senza importanza, ossia senza pericolo? Questo fa si che i teneri devono far finta di essere cattivi, per essere lasciati in pace, o anche, cosa tragica, per essere amati. E se si andasse a letto a dormire sonni spaventosi? Cane che dorme non ha pulci. Ma si, andiamo a dormire, il sonno ha i vantaggi della morte senza il suo piccolo inconveniente. Andiamoci a sistemare nella gradevole bara. Quanto mi piacerebbe poter togliere, come lo sdentato la dentiera che mette in un bicchiere d'acqua accanto al letto, togliere il mio cervello dalla sua scatola, togliere il mio cuore troppo pulsante, questo povero fesso che fa troppo bene il suo dovere, togliere il mio cervello e il mio cuore e immergerli, questi due poveri migliardari, in soluzioni rinfrescanti mentre io dormirei come il bambino che non sarò mai più.
Quanto pochi sono gli umani e come diventa subito deserto il mondo.

biglietto di sola andata

Vorrei scrivere qualcosa di sensato, di obiettivo. Vorrei colpire dritto nel centro, di questa grande storia. Ne la tua, ne la mia, ne la nostra. Perché non appartiene a nessuno, forse è schiava solo di quell’illusione che ha da sempre il nome di Tempo. Storia nata dal nulla dell’erba e morta nel nulla della carne.

Però la tua pelle c’è, quella del tuo viso..
E la mia dov’è?

Persa. Persi in un campo

Facciamoci cullare da questo senso di disperazione, aggrappiamoci alla rete metallica, il freddo ci risveglia. Ci sono tracce di sangue dalla strada al campo. Il vento arriverà e porterà la pioggia. La pioggia si diluirà con il sangue e scorrerà lungo tutta la strada, da qualche parte porterà. Anch’esso si perderà.
Ma forse è proprio questo il centro, perdersi.
(Perdersi come ora, in un mare di stronzate.)

ristrutturazione

Vorrei che tu prendessi una forbice o un taglierino o delle unghie molto lunghe.
Ora segui i contorni, sono ben definiti, grossi e neri. Affonda il tuo strumento per bene, non può essere così difficile. Mano ferma, ok? Bene, ri-taglia l’insicurezza e trasformala in coriandoli, che è quasi Carnevale.
Ora tocca a me. Vorrei riuscire a spostarti, il vento è a mio sfavore, ma nulla è impossibile. Potrei spostarti un po’ più fuori. No no, non voglio che ti geli, è solo che se rimani li non riesco a camminare bene. Devo sempre accucciarmi ogni volta che passo di li, dalla porta di servizio. Ok. Più in fondo, no aspetta, un po’ più a destra, ancora un po’, ecco si! Perfetto. Ora ti scatto una foto eh, come promemoria, non voglio perderti.
Sarò una persona egoista, ma vorrei anche un aumento. Uno giusto per me.
Hey no aspetta non andare via! Tu! Tu, con la forbice in mano! Guarda qui. Taglia, taglia come credi, sei tu che hai esperienza. Si chiama paura, vorrei che la sfoltissi un po’, non mi piace molto. Stona con le tende. Ah e, dimenticavo, vorrei un po’ di luci. Un po’ di luci, si. Di quelle belle, che mi piacciono.
Oh, si.

La notte, si.

pensare pensare pensare
preferisco qualcosa da amare.

Getto le braccia attorno a Parigi

In mancanza del tuo amore
e in mancanza di contatto umano
ho deciso
di abbracciare tutta Parigi,
perché soltanto pietre ed acciaio accettano il mio amore.

In mancanza del tuo viso sorridente
ho viaggiato dappertutto
e ho deciso
di gettare le braccia attorno a Parigi
perché soltanto pietre ed acciaio accettano il mio amore
Getto le braccia attorno a Parigi
perché soltanto pietre ed acciaio accettano il mio amore

Getto le braccia attorno a Parigi
perché nessuno vuole il mio amore
Nessuno vuole il mio amore
Nessuno ha bisogno del mio amore
Nessuno vuole il mio amore

Sì, ti sei reso insignificante
Sì, ti sei reso davvero insignificante

In my Secret Life

Cioè giuro, me l'ero messa via.
E non può risaltare fuori così, non può ributtarmi sotto un mare di acqua salata.
Non può, non ne ho nessuna intenzione, non più.. Anche se è passato troppo tempo ma in realtà l'unica cosa che è passata è stata la mia vita. Quella vera, è passata via correndo salutandomi. Però piangeva. L'altra vita non è passata, è rimasta ferma immobile. La', sdraiata sull'erba.
Now You must save me

Guardami ancora con quegli occhi. Tirami fuori.
Portami da te. Là, dove è pieno di luci.

ricordi sciolti

Siii *



* è tempo di staccarsi dal filo generatore color rosso sangue che unisce le anche.
Amputata.

tu,tu,tu

Perchè non si può piangere

Why Don't you Run?

Questa sera ho corso 50 minuti con la cyclette ed è stato bellissmo.

Dico bellissimo perché se anche correvo rimanevo li davanti al camino giallo con l’i-Pod a palla e allora niente ti può fermare se hai la musica giusta, pedali fino a sentire l’acido lattico che ti corrode le gambe, e se anche lo senti vai avanti, continui e sudi finchè Madonna canta
“Do I have to change my name /Will it get me far” Ti vengono in mente gli ultimi due giorni di silenzio e allora alzi il volume e pedali più forte
“Should I lose some weight/Am i gonna be a star”
Ti togli la felpa e vai avanti, ti viene il groppo in gola e alzi ancora di più il volume e pedali ancora più forte
“This type of modern life/Is not for Me”
Deglutisci
“This type of modern life/Is not for free”
Respira
“I’d like to express my extreme point of view/I’m not a Christian and I’m not a Jew” Pedala. Ti vengono in mente parole dette solo per far rumore, vaffanculo
“I’m just livin’ out the American dream/ And I just realized that nothin’ is what it seems” Finiti i cinquanta minuti, finisce la canzone, e mi si strappa un sorriso

Pittura di guerra

[...] “Argh”, urlò Bix. S’imbrattò le mani col sangue che gli sporgeva dalla fronte e corse verso la vacca gridando e agitando le braccia. Vedendolo correre verso la vacca, Billy fu sopraffatto da un senso di riconoscimento. C’era la macchina, assurdamente di sghimbescio, che continuava a trasmettere musica e a illuminare il terreno con i suoi fari. C’era la vacca chiazzata e c’era Bix che correva sanguinante ed estasiato nella sua giubba militare. Non era un déjà vù. Billy non aveva la sensazione di aver visto tutto questo in precedenza. Sentiva invece che questa strana perfezione stava aspettando lui e che lui, ora che la vedeva, stava diventando qualcosa di nuovo, qualcosa di particolare, dopo la lunga confusione della fanciullezza.

Mosso da uno slancio irresistibile, balzò in piedi con un urlo e corse dietro a Bix. La terra sotto i suoi scarponi era molle e dissestata e billy aveva la sensazione di entrare in un momento così reale da non lasciargli altra alternativa che correre gridando in quella direzione. [...]

I'm the one you're using, please don't push me aside.

Well, i know that you are near
But i feel alone even when you’re here
I know that you are near
But i feel alone even when you’re here
And on it goes

ti giuro che solo al pensiero della tua risata mi sento mordere la carne
da quant'è che non ridi con me?

Giornata strana.
Coincidenze/Coereografie di scontri

dentro.

Mi ammazzi proprio
Mi scaraventi da una parete all'altra senza nemmeno darmi il tempo di rialzarmi. Ouch! Pugno. Tento di rialzarmi e OUCH! Un altro colpo. (non so più se mi fai bene o male)
E io ti guardo, non mi vedi? Ti fisso e ti parlo, non mi senti? Ti fisso e ti tocco, non te ne accorgi? OUCH! Pugno. Un altro. Un altro. Un altro colpo ancora. (io non ce la faccio più)
E mi rialzo sanguinante, non ho più carne ormai. Non ho più occhi, non ho più orecchie, non ho più mani.
E sto in piedi, spoglia. No non mi colpisci più. Semplicemente ti giri e te ne vai.. Via. Qui.
Mi hai ammazzata

Parole Parole Parole (lo dice anche Mina)

Perchè non si può iniziare una frase con il PUNTO?
C'è chi scrive e c'è chi legge, c'è anche chi crede a ciò che è scritto. Uno può anche non crederci e di conseguenza può scrivere ciò che crede, ed automaticamente ci sarà qualcuno che leggerà. Questo qualcuno può credere a ciò che è scritto. Un'altro qualcuno può anche non crederci e di conseguenza scrive ciò che crede. Ogni credere quindi è diverso. Un circolo vizioso o una serie di convinzioni/credenze/educazione. EDUCAZIONE ecco. Educazione.
La mia la prendo e la getto via.
.e comincio una frase con il PUNTO
In quel posto che non c'è
hai mandato solo me
solo me solo me solo me solo me.

Alla fine rimarrà solo sputo
Solamente tu e il mio sputo.

E rinascerò

1912

"Come i corpi anche le anime/possono morire di fame/Per questo vogliamo pane/ma vogliamo anche le rose."

nebbie e delitti

Forse tendiamo troppo a rifugiarci nel nostro passato.
Ci accorgiamo solo in un presente che nel passato abbiamo vissuto più che mai.. e allora tutto diventa salato.
Sale e nostalgia.
Sale e odio.
Sale e indifferenza.
Sale e amore.
Probabilmente quell’uso del plurale sono solamente io..
Ma è veramente l’immagine dell’alba su LA, o comunque il pensiero astratto di persone che vivono in una realtà parallela, magari nello studios 16 dove si presentano ogni mattina alle 7.00 di malavoglia, che procura tutto questo sale?
Non credo.
E’qualcosa di più profondo, di più radicato nella mia persona, come un mostro insaziabile che continua a succhiare nelle mie viscere cercando di ottenere QUALCOSA che solo la speranza potrà dargli.
Il Vento

17 Dicembre, i remember.

ricostruzioni

Può essere il silenzio causa di tentato suicidio dell'anima.
Ma puoi essere tu causa di "tentato" avendo avuto il ruolo di materasso?

ndr.

Cinque minuti fa ho regalato al fuoco le ultime parole.
Sono rimasta in piedi a fissarle mentre si trasformavano in cenere.
Parole che si sono sciolte su quel legno.
Pensieri che si sono sollevati roteando e che ora staranno salutando una nuvola.
Arrivederci.
Ma non qui.
Come un filo spinato/è' lento il respiro.

Come una goccia di spina di rosa
cade
sbadatamente
su carne bianca/è lento il respiro.

Come una nuvola/senza il suo celo
ora è il mio corpo/senza il suo cuore
è troppo lento il respiro/non si muore per amore.