tipo: alle volte mi viene da vomitare, alle altre mi sento come.. liquefatta. il che è una bella cosa, questo liquido molle che può colare ovunque. immaginatevi me stessa dritta in piedi, un secondo dopo, liquefatta. ma non deve essere un processo veloce, una cosa abbastanza lenta, anzi, molto lenta. una cosa faticosa e.. ruvida quasi. insomma, un processo difficilissimo, le cellule si rigirano su se stesse e si aggrappano l'una all'altra per istinto di sopravivvenza. illuse, non moriranno. le ossa si contorceranno e diventeranno a poco a poco burro, ossa di burro da spalmare su un panino. la parte più difficile sono gli organi, nella loro delicatezza e assoluta fragilità. prima si disperano, urlano, si chiamano, illusi anche loro, di morire! Ah! Non sanno loro, non sanno che rimpiccioleranno fino a sciogliersi, si uniranno l'uno all'altro, le loro venuzze scoppietteranno una ad una fino a scomparire e il fegato e l'intestino e il cervello e lo stomaco darà il gran finale.
Forse è un processo chimico, o divino, o di stregoneria, o illusorio, o.
in ogni caso, ci vuole una chiave. ognuno ha una sua chiave, una stronza, bastarda, egoista chiave che ti fa sciogliere al suolo.
Alchool\Fragrance\water\allergens & cigarettes
Flap. liquefatta h
16/04/09
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
La parte dove dici "Ah! ecc ecc.." mi ricorda tanto una certa Virginia, ma forse mi sbaglio..=)E "ossa di burro" è semplicemente perfetto. Chissà che sapore hanno le nostre ossa, che sapore abbiamo noi, e se riusciremmo mai a sentirlo. Ipotizza di mangiarlo tu, quel panino. Sarebbe un gusto nuovo oppure ci siamo così abituati, al nostro sapore, da non sentirlo nemmeno? Gnam.
RispondiEliminaLindy ti amo.
RispondiEliminaQuel commento. Ora lo stampo e me lo appendo in camera.
Oh sema, ma ti pare che mi riferissi a te??
RispondiElimina-_-'